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“2018: Un anno di sentenze. Diritto civile”. Una breve panoramica – di Remo Trezza






Recensione a D. Annunziata, R. Mugavero, M. Giliberti (a cura di), 2018. Un anno di sentenze. Diritto civile, Giappichelli, Torino, 2019, pp. V-174.


(a cura di Remo Trezza)




Il Volume in commento – di portata dirompente nel campo della ricerca pratico-scientifica a livello nazionale –, che si innesta in una “trilogia” (si aggiungano, infatti, “2018. Un anno di sentenze. Diritto penale” e “2018. Un anno di sentenze. Diritto amministrativo”), nasce dall’idea coraggiosa del Presidente della Scuola Giuridica Salernitana (SGS), dott. Fabio Coppola, il quale fortemente ha voluto, attraverso delle call for papers, raggiungere autori di tutta Italia, ai quali è stata data la possibilità di redigere delle note alle sentenze più rilevanti dell’anno 2018.

In questa sede si vuole sottolineare l’importanza del Volume di Diritto civile, composto da una prefazione, a cura del Presidente, un’introduzione, che contempla la presentazione del volume da parte dei Curatori e da un numero abbastanza ampio di sentenze commentate (ben 54).

I Curatori dell’opera, ut supra, sono personalità del mondo accademico. Dario Annunziata è abilitato in seconda fascia per il settore scientifico disciplinare IUS/18 (Diritto romano e diritti dell’antichità); Rosa Mugavero è dottore di ricerca in Scienze giuridiche; Maria Giliberti è dottore di ricerca e avvocato.

È d’uopo evidenziare che il Volume risulta essere un vero e proprio supporto di studio e approfondimento – specie per gli operatori del diritto: magistrati, avvocati, notai ecc… – che, oltre a riportare gli “stralci ragionati” delle sentenze (ed è questo il quid novi che, ad avviso di chi recensisce, rende degna di menzione l’opera nella sua totalità) presenta note critico-esplicative delle medesime, al fine di meglio far comprendere gli istituti trattati dalle pronunce, le novità e le perplessità, con l’obiettivo di sviscerare quaestiones iuris che – in apparenza – possono sembrare di difficile comprensione.

Il Volume, nella parte dedicata specificamente alle sentenze, è suddiviso per pronunce adottate sia dalle Sezioni Unite che dalle Sezioni semplici della Suprema Corte di Cassazione.

Le pronunce delle Sezioni Unite rilevanti, per le quali vi sono gli stralci ragionati e le relative note, sono state adottate in tema di contratto c.d. “monofirma” (n. 898); di costruzione sul suolo comune eseguita da un comproprietario e relativa accessione (n. 3873); di responsabilità dello Stato per inumana detenzione, natura indennitaria dell’illecito e prescrizione decennale (n. 11018); di responsabilità della banca in caso di pagamento dell’assegno non trasferibile a persona diversa dal legittimo beneficiario (non oggettiva ma, in quanto contrattuale, colposa) (n. 12477); di morte del coniuge e cumulo tra risarcimento e pensione di responsabilità (n. 12564); di commissione di massimo scoperto e usura (n. 16303); di assegno divorzile e nuovi criteri di determinazione del quantum (n. 18287); di ammissibilità, proposta per la prima volta con memoria ex art. 183, co. 6, n. 1, c.p.c., della modificazione della domanda da inadempimento contrattuale a richiesta di indennizzo ex art. 2041 c.c. (n. 22404/2018); di clausole claims made tra tipicità e pluralità di rimedi (n. 22437); di assegno divorzile una tantum e pensione di reversibilità (n. 22434) e di revocatoria (ordinaria o fallimentare) nei confronti del fallimento (n. 30416).

Il Volume continua, poi, con le pronunce rilevanti della Cassazione emesse a Sezioni semplici. Le sentenze ritenute di notevole e primaria importanza sono relative agli infortuni sul lavoro e ai limiti della responsabilità civile del datore di lavoro (Sez. IV, n. 146); alla durata di un mese del matrimonio e la non sussistenza del diritto all’assegno di mantenimento (Sez. VI-1, n. 402); al congedo parentale e al legittimo licenziamento per abuso di diritto (Sez. IV, n. 509); alla inammissibilità dell’usura sopravvenuta (Sez. VI, n. 2311); al chiarimento che la Cassazione ha fatto a sé stessa in merito alla responsabilità da cose in custodia (Sez. III, n. 2482); al diritto del figlio a conoscere le proprie origini in caso di parto anonimo (Sez. VI, n. 3004); alla co-intestazione del conto corrente e integrazione degli estremi della donazione indiretta (Sez. II, n. 4682/2018); al dies a quo dell’azione di simulazione dalla data di apertura della successione (Sez. III, n. 5159); alla proroga del contratto di locazione che non si estende alla sublocazione (Sez. III, n. 6390); all’usucapione di immobile abusivo ed esposto penale (Sez. VI, n. 6727); al diritto all’oblio e al diritto di cronaca (Sez. I, n. 6919); alla nullità della divisione operata dal testatore se il legittimario pretermesso esperisce positivamente in via preventiva l’azione di riduzione (Sez. II, n. 7178); alla responsabilità dell’amministratore di s.r.l. e la sindacabilità delle scelte imprenditoriali (Sez. I, n. 7545); alla nullità delle delibere condominiali che incidono sui diritti individuali dei condomini (Sez. II, n. 8014) e alla responsabilità della Consob per omessa vigilanza (Sez. I, n. 9067).

La parte del Volume relativa alle sentenze delle Sezioni semplici prosegue – sempre in un’ottica di “sistema degli istituti dedotti in giurisprudenza” – con i seguenti temi: la astratta tipicità e meritevolezza di tutela del trust (Sez. I, n. 9637); il risarcimento del danno da attività pericolose e l’esclusione del medesimo se il fumatore era consapevole della nocività delle sigarette (Sez. III, n. 11272); la conferma che le e-mail fanno piena prova sia dell’inoltro della comunicazione che del contenuto delle stesse, se non espressamente contestate dalla controparte (Sez. VI, n. 11606); la mancata consegna del certificato di agibilità e non determinabilità della risoluzione del contratto per inadempimento del venditore (Sez. VI, n. 12226); l’ingiustificato arricchimento della P.A. e la non necessarietà dell’utiliter coeptum (Sez. III, n. 16793); la malattia improvvisa del turista e risoluzione del contratto di vendita di pacchetto turistico (Sez. III, n. 18047); l’orientamento della Cassazione riguardante l’esclusione del nesso di causalità tra la somministrazione dei vaccini e l’insorgenza di malattie autistiche (Sez. VI, n. 19699); il contratto atipico di vitalizio (Sez. II, n. 20645); le precisazioni sull’autonoma risarcibilità del danno esistenziale (Sez. III, n. 20889); il diritto di provvigione del mediatore (Sez. II, n. 21559); la compravendita sottoposta alla concessione del mutuo e condizione meramente potestativa (Sez. II, n. 22046).

Il Volume, ancora, si arricchisce con le pronunce relative alla legittimità del licenziamento del dipendente che si appropria anche solo di pochi minuti di lavoro (Sez. IV, n. 22382); alla sola prova della fonte del diritto e allegazione dell’inadempimento quando il creditore agisce per la risoluzione del contratto (Sez. I, n. 22777); alla liberazione del fideiussore per fatto del creditore ai sensi dell’art. 1955 c.c. in tema di transazione intervenuta tra creditore e terzo estintiva dell’ipoteca posta a garanzia del credito (Sez. I, n. 22775); alla non esenzione dal fallimento della società commerciale anche qualora eserciti in fatto un’attività agricola (Sez. I, n. 23157); alla richiesta della consapevolezza per gli atti a titolo oneroso del pregiudizio anche da parte del terzo e azione revocatoria ordinaria (Sez. I, n. 23326); all’ammissibilità della c.d. “nullità selettiva” (Sez. I, n. 23927); alla responsabilità della P.A. per mancata assistenza della forza pubblica (Sez. III, n. 24198); alla richiesta delle spese di ristrutturazione della casa comune da parte dell’ex coniuge (Sez. III, n. 24160); al recesso ad nutum e apposizione del termine finale nel contratto d’opera professionale (Sez. II, n. 25668); al furto in appartamento e responsabilità del condominio (Sez. VI, n. 26691); al termine di presentazione della richiesta di indennizzo per danni derivanti da vaccino antipolio (Sez. IV, n. 27101); alla usurarietà anche degli interessi moratori (Sez. III, n. 27442); alla lesione del diritto di autodeterminazione da parte del medico chirurgo e onere della prova (Sez. III, n. 31234); al concetto di bigenitorialità che non significa suddivisione paritaria del tempo da trascorrere con i figli (Sez. I, n. 31902); alla efficacia sanante della registrazione tardiva della locazione (Sez. III, n. 32934) e alla c.d. “esterovestizione societaria” tra elusione fiscale e libertà di stabilimento (Sez. V, nn. 33234 e 33235).

Come si è avuto modo di vedere – avendolo ripercorso insieme – il Volume è davvero denso di pronunce, congegnate in un modo nuovo ed efficace, da poter utilizzare come un vero e proprio “prontuario giuridico-risolutivo”.

In definitiva, sulla scorta di quanto scrivono i Curatori, “la presente silloge, lungi dal volere costituire una rassegna esaustiva delle decisioni giurisprudenziali del 2018, vuole rappresentare un primo tentativo di orientare il giurista alla lettura approfondita dei tradizionali metodi argomentativi delle magistrature superiori (…). Nell’ottica di evitare il ricorso alla mera massima giurisprudenziale, privilegiando, viceversa, l’iter logico argomentativo seguito dalla magistratura, l’opera è rivolta (…) agli specialisti della materia, nel tentativo di offrire un maneggevole strumento di approfondimento tematico che, almeno in questa formula, è attualmente assente dal panorama editoriale” (cfr. p. XIII).

Si plaude, dunque, ai Curatori dell’opera, nell’attesa di leggere presto la nuova “trilogia”.







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